Il parquet è un materiale nobile, bello da vedere e di gran classe. Questo, installato in casa, ufficio o esercizi commerciali, può dare un’impronta non indifferente di finezza.
Il parquet è una scelta che non passa mai di moda e le sue sfumature sono affascinanti anche dopo molti anni. Si differenzia per tipologie, formato e posa. Come possiamo capire, è possibile montare i listoni in legno in diversi modi. Scopriamo, quindi, tutti i tipi di posa del parquet.
Parquet prefinito o tradizionale?
Il parquet tradizionale è in legno e viene ricavato da un’unica specie. Il prefinito, invece, è composto da strati differenti di cui solo quello superficiale è pregiato, mentre gli altri, sono di supporto e meno pregiati, ad esempio, di abete. Lo spessore del prefinito è minimo e non supera 2 millimetri.
Il parquet prefinito, una volta stabilizzato, viene levigato e verniciato durante le fasi di produzione. L’effetto finale è simile al parquet tradizionale e viene utilizzato per superfici che presentano già, al di sotto, un pavimento in ceramica o altro materiale.
La posa del parquet
I tempi di posa del parquet sono variabili. Se si opta per il parquet tradizionale i tempi sono dilatati. Infatti l’intervallo va da 15 a 20 giorni. Se, invece, la scelta ricade sul prefinito, i tempi si riducono notevolmente. È possibile, infatti, terminare il lavoro anche in giornata poiché la finitura viene fatta in azienda. Si tratta, quindi, di fissare i listoni, nei modi che vedremo, direttamente al pavimento.
Quando si parla di parquet tradizionale è bene dire che è necessario rimuovere il pavimento sottostante per montare il nuovo. Qualora il parquet venga destinato ad una sola parte della casa, allora è necessario studiare delle soglie di raccordo con le piastrelle e, quindi, tagliare i bordi delle porte interne della zona interessata.
La posa del parquet tradizionale prevede la realizzazione di un massetto. Questa fase è essenziale per garantire resistenza e rigidità al parquet. Inoltre non deve permettere che si verifichino deformazioni sulla base dei carichi posti sulla superficie.
Come posare il parquet? Vediamo ora le tipologie.
Tipi di posa del parquet
Per posare il parquet esistono diverse tipologie di montaggio. Vediamole tutte.
Prima di tutto abbiamo la posa incollata. Questa viene utilizzata, molto spesso, per il parquet prefinito e formati come lamparquet o mosaico. I listelli vengono incollati al pavimento pre-esistente e, dopo aver compreso da che parte iniziare, le tavole vengono posizionate cercando l’incastro con i muri.
Prima di passare al fissaggio è bene posare a secco le tavole, creare una certa continuità del materiale e valutare le dimensioni di ogni pezzo. Ovviamente, se è necessario, si può procedere a effettuare dei tagli una volta finita la corsa. Definite le corsie con l’ordine scelto, dopo essere usciti dal’area di posa, va steso il collante utilizzando una spatola e, quindi, si può procedere a fissare il parquet senza sporcare le doghe.
Per il parquet è indicata anche la posa flottante. Questo tipo di montaggio non prevede incollaggi sul pavimento preesistente. Tutti i pezzi di legno si assestano normalmente attraverso un’unione naturale. Viene chiamata anche posa galleggiante ed è molto adatta al parquet prefinito.
La posa flottante si può effettuare solo su un pavimento livellato in modo perfetto e isolato acusticamente. Sarà proprio lo strato fonoassorbente a creare l’aderenza necessaria con il legno e il pavimento preesistente. Tutto si gioca sugli incastri perimetrali. Solo questi, però, verranno fissati con della colla vinilica..
In ultimo vi è la posa inchiodata. Questa viene utilizzata per incastrare listoni maschio e femmina che, con l’aiuto dei magatelli, verranno inchiodati al pavimento. Questi “perni” si trovano direttamente nel cemento e vengono letteralmente affogati al suo interno. La posa inchiodata non è indicata dove vi è un pavimento preesistente.
Schemi di posa di parquet più utilizzati
Il parquet può essere posato seguendo diverse geometrie. Alcuni espempi: posa dritta, in diagonale, a spina ungherese, a tolda di nave, e molte altre più o meno comuni.
La scelta dipende dall’ambiente circostante, dall’arredamento e ovviamente, dai gusti personali.
Tra le pose più comuni utilizzate per il parquet, senza dubbio al primo posto, c’è il cosiddetto schema ‘a tolda di nave’. Esso è costituito da listelli di legno che sono disposti tra di loro in modo sfalsato e irregolare. Questa posa è definita anche ‘posa all’inglese’, ed è praticamente considerata la posa standard.
Adeguata per ambienti spaziosi, con listelli grandi dimensioni, ma si possono utilizzare anche tavole di grandezza variabile.
E’ molto diffuso anche il parquet disposto in diagonale, specialmente da chi preferisce qualcosa di diverso dalla solita posa dritta.
Per i maniaci della perfezione, la scelta ricade sulla posa dritta, che si ottiene con assi di lunghezza e larghezza costanti, affiancate l’una all’altra, a formare una linea che verrà poi posta parallelamente alla successiva. Questo garantisce una posa regolare e precisa.
Altre tipologie di pose tra cui possiamo scegliere, più o meno comuni delle precedenti, sono la posa a spina di pesce ungherese o all’italiana, adatta negli ambienti piccoli darà l’idea di avere più spazio, la posa a cassero regolare ed irregolare, la posa a quadri (o a mosaico).
Vi sono poi pose più elaborate e particolari, come ad esempio quelle a fascia e bindello, oppure potreste decidere per uno schema personalizzato per rendere unico il vostro parquet.
Le possibilità sono molte, c’è solo l’imbarazzo della scelta!